Quando nacque, nel 1995, veniva fatto ad ottobre per dar spazio, attraverso le trattorie del centro, a vini corposi uniti a piatti caldi e sapidi come il frico, i cjarsons, i formaggi di malga, i salumi, le castagne.
Ottobre era il mese ideale. Ricordo che passeggiavo col giubbino in pelle, l’autunno mitigava l’arrivo del fresco imbrunire in modo sublime, foriero di magiche serate a base di caberent e cibi succulenti.
Ho nostalgia di quel tempo, nemmeno troppo lontano, in cui si stava davvero bene apprezzando al meglio i prodotti della stagione estiva appena trascorsa.
Poi settembre. Non che mi dispiaccia, ma credo che negli ultimi anni anticipare il tutto abbia snaturato il messaggio enogastronomico che stava e sta dietro questa bellissima manifestazione.
Il rispetto del prodotto tipico ha la priorità su tutto e con le temperature esterne che ci sono nel mese di settembre, credo che le trattorie vendano poco cabernet e molti ghiaccioli (passatemi “la battuta”).
Sarebbe bello che si ritornasse ai vecchi tempi.
Sarebbe bello che l’autunno venisse rispettato per quello che è. Per me rimane e rimarrà la stagione più bella.
Sarebbe bello che ci fosse più sensibilità nel rispetto dei prodotti tipici di questa terra che non si rivolgono certo al consumo con un clima caldo.
Era bellissimo e lo ricordo bene, star seduti con gli amici nelle vecchie trattorie del centro di Udine tutti attorno ad un tavolo a bere vini-mangiando vivande-raccontandosi vicende-esprimendo vedute.
Parteciperò anche quest’anno sperando che “ritorni ottobre”.
Non cade mai la speranza di rivedere le foglie cadere tra la compagnia e i sorrisi dei volti immersi in vini-vivande-vicende-vedute.
Ci vediamo là!
13-14-15-16 settembre 2012