Ci sono giorni in cui parlare con gli altri, ascoltare gli altri, capire gli altri è davvero impossibile.
Allora me ne sto là, dentro alla mia cantina, tra i profumi e il candore delle tavole d’abete appena pulite dove riposano le forme di formaggio.
Loro parlano e si esprimono nel silenzio più totale di un cosmo che rispetta altre regole: il silenzio di una cantina, il fiorire di una muffa, il profumo di una crosta pulita, l’aria fresca di una valle -quella del Lumiei- che porta con sé il rumore della tranquillità